lunedì 19 agosto 2013

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Amnistia sociale per Davide Rosci, altro che grazia per Berlusconi!
Tutti i media sono concentrati sulla concessione o meno della “grazia” da parte di Napolitano a Berlusconi. Personalmente penso che questa deve essere una occasione per rafforzare la campagna sull’amnistia a partire dai reati politici e sociali. Il momento è maturo. Se forme di clemenza amnistiale si dimostrano possibili, anche per condannati come Silvio Berlusconi sulla base di logiche di opportunità, che in questo caso sono state ispirate da ragioni politiche di rafforzamento del governo costituente dell’austerity, perché esse restino legittime devono rispettare il criterio giuridico dell’eguaglianza dei trattamenti di fronte alla legge. Se clemenza deve essere, essa non può che avere un carattere generale e non selettivo. Perché dei giovani che a Genova nel 2001 sono stati coinvolti in scontri di piazza che hanno provocato solo danni materiali debbono scontare condanne che arrivano fino a 15 anni di reclusione, perché Davide Rosci deve scontare 9 anni di carcere solo perché fotografato vicino ad un blindato in fiamme, perché 17.000 attivisti attualmente sotto processo debbono pagare con dure pene il fatto di aver difeso territori, diritti e lavoro ed il pluripregiudicato Berlusconi, che non ha scontato nemmeno un secondo di prigione cautelare, può essere al contrario graziato?


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