sabato 31 agosto 2013

Chiusa l '#indagine su #Tiscali su #bilanci #alterati


Chiusa l’indagine su Tiscali. La Procura: “Cinque anni di bilanci alterati”

Tutti i bilanci, per cinque anni consecutivi, non rispondenti al vero. In modo tale da rappresentare una situazione economica diversa, in misura significativa, da quella reale. Questa la conclusione dell’inchiesta della procura della Repubblica di Cagliari su “Tiscali” e “Tiscali Italia” e su quanti hanno svolto ruolo di amministrazione delle due società: l’ex governatore Renato Soru e altri sette manager che si sono succeduti dal 2008 al 2012. L’arco temporale durante il quale i bilanci delle due aziende sarebbero stati redatti in modo tale da configurare il reato di “false comunicazioni sociali” è la principale novità di un’inchiesta che aveva avuto una svolta decisiva nella primavera scorsa quando il pubblico ministeroAndrea Massidda aveva deciso di archiviare le posizioni di quindici dei diciotto indagati iniziali, andando avanti negli accertamenti su Soru e su altri due manager. Qualche settimana dopo erano entrati nell’indagine altri cinque ex amministratori. Nel dare la notizia della chiusura delle indagini, l’Unione sarda oggi in edicola chiarisce che l’altro reato ipotizzato inizialmente, quello di aggiotaggio, è invece caduto definitivamente. Resta, appunto, quello di false comunicazioni sociali che è punito con l’arresto fino a due anni e con una serie di misure interdittive: “la sanzione amministrativa da dieci a cento quote e l’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese da sei mesi a tre anni, dall’esercizio dell’ufficio di amministratore, sindaco, liquidatore, direttore generale e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché da ogni altro ufficio con potere di rappresentanza della persona giuridica o dell’impresa“. La redazione di documenti contabili non rispondenti al vero sarebbe andata avanti, nell’ipotesi della procura, fino al 2012, cioè sarebbe proseguita anche mentre l’indagine era già in corso. E sarebbe cominciata quando Renato Soru era ancora governatore della Sardegna e dunque in regime di “blind trust”. Oltre che all’ex governatore la chiusura delle indagini (un atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio) è stata notificata a Mario Rosso, Romano Fischietti,Ernesto Fara, Salvatore Pulvirenti, Luigi Scano, Andrea Podda, Roberto Lai. La stessa accusa è riferita anche alle due società. L’inchiesta era partita dallo scorporo, avvenuto nel 2005, dalla società madre Tiscali Spa di Tiscali Italia e di Tiscali service. Scorporo che aveva determinato l’inserimento in bilancio di una plusvalenza di 162 miloni di euro. In quella stessa fase iniziale dell’indagine era stata avanzata l’ipotesi, ora caduta, del reato di aggiotaggio. L’inchiesta – nella quale ha avuto un ruolo determinante l’analisi dei documentati contabili svolta su incarico della procura da Luciano Quattrocchio, docente di diritto commerciale a Torino – ha prodotto delle ramificazioni. Da essa, infatti, è scaturita quella per evasione fiscale a carico di Renato Soru (il quale è stato già rinviato a giudizio: il processo è stato fissato per il 24 maggio dell’anno prossimo) con la scoperta della complessa costruzione societaria realizzata tra Londra, sede sociale di Andalas ldt, la società attraverso la quale Soru controllava la sua quota di Tiscali, e le Isole Vergini britanniche dove aveva sede Mediacom ldt, a sua volta controllante di Andalas. Per questa vicenda Soru ha raggiunto un accordo con l’agenzia delle entrate che prevede la restituzione da parte sua di sette milioni di euro. Lo svolgimento dell’inchiesta negli ultimi mesi ha incrociato le vicende politiche isolane. Renato Soru, infatti, aveva annunciato che al contrario di quanto fece in occasione della vicenda Saatchi & Saatchi (dalla quale è stato assolto, ma prima di Ferragosto il procuratore generale ha ricorso per Cassazione) non avrebbe atteso le decisioni definitive della magistratura per decidere se candidarsi o meno come governatore alle prossime Regionali. Qualche giorno dopo questo annuncio (che faceva riferimento all’inchiesta per l’evasione fiscale), arrivò la decisione della procura di Cagliari di non archiviare l’indagine che adesso si è chiusa. A fine luglio Soru ha annunciato la sua rinuncia. Che ha attribuito a valutazioni di carattere esclusivamente politico.

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