martedì 27 agosto 2013

#precari #sanità 68% è #donna


Sanità, il 68% dei precari è donna.

Sono oltre 35 mila i lavoratori precari che prestano servizio all'interno del Servizio sanitario nazionale. Di questi, 23 mila fanno parte del personale non dirigente, 7.200 sono medici, 1.063 dirigenti non medici e 702 sono classificati come 'altro personale'. A lavorare con contratti a tempo all'interno di ospedali e aziende sanitarie sono soprattutto le donne (24.159), circa il 68% del totale (35.188). E' quanto emerge dall'analisi del Conto annuale 2011 della Ragioneria generale dello Stato. Secondo la rilevazione della Regioneria generale dello Stato, la maggior parte delle unità in lavoro flessibile è a tempo determinato: 29.545 operatori di cui 20.758 tra il personale non dirigente, 7.240 medici, 933 dirigenti non medici e 611 che figurano come 'altro personale'. Tra il personale non dirigente ad avere contratti di lavoro a termine sono soprattutto le donne: ben 14.945 su 20.758. Una differenza che si assottiglia un po' tra i medici. I camici rosa precari sono infatti 4.207 su 7.240. Le Regioni dove lavorano più precari in sanità (a tempo determinato) sono: Lombardia (4.016); Sicilia (3.185); Lazio (2.062); Emilia Romagna (1.626); Puglia (1.398); Marche (1.056). In valore assoluto la maggior parte dei precari (30.362) lavora nelle Asl e negli ospedali. Oltre 1600 precari prestano invece servizio all'interno degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e 1.469 nei Policlinici universitari.

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